Come progettare una cucina in 5 punti: la mia guida
Scopri in pochi minuti come progettare una cucina da vero architetto, eliminando dalla tua mente qualsiasi dubbio in modo da ottenere una cucina bella e perfettamente funzionale.
In questo breve articolo troverai infatti il mio personale metodo operativo, spiegato passo per passo, che permetterà anche a te di ottenere un ottimo risultato.
Scoprilo ora!
Come progettare una cucina: il dilemma di ogni famiglia
Da quando ho iniziato a scrivere questo blog sono sempre stato sommerso di domande e curiosità relative ad ogni aspetto della casa.
Ma vuoi sapere qual è l’argomento che crea più dubbi e problematiche?
Beh, scommetto avrai indovinato: la domanda più gettonata è in fatti quella su come arredare una cucina.
Ho quindi deciso di condividere pubblicamente ciò che faccio, da professionista, quando mi ritrovo a progettare una cucina.
In poche parole ti sto svelando i miei segreti.
Sei pronto?
Iniziamo!
Come progettare una vera cucina: la guida completa
Punto 1: scegliere correttamente la tipologia di cucina
Per progettare correttamente una cucina la scelta fondamentale da prendere e da cui dipenderà la buona riuscita del progetto stesso è quella relativa alla tipologia di cucina.
Occorre cioè pensarla in modo adeguato per lo spazio che si ha a disposizione.
Avere infatti uno spazio cucina soggiorno in un open space piuttosto che una cucina all’interno di una stanza separata determina determinate scelte mirate per ogni caso specifico.
Se a questa prima banale differenza (cucina in un open space o in un locale separato) si aggiungono le infinite variabile che caratterizzano lo spazio (forma, dimensione, eventuali irregolarità, presenza di finestre, quantità di luce ecc..), le cose si complicano.
Ma vediamo innanzitutto le diverse tipologie di cucina tra cui scegliere in base all’ambiente a disposizione.
Cucina in linea
La cucina in linea è la soluzione ideale per ambienti unici con cucina soggiorno di dimensioni piuttosto piccole e, in generale, per locali lunghi e stretti.
Questa soluzione risulta infatti adatta a questi tipi di ambienti in quanto, disponendo la cucina lungo un’intera parete (solitamente la più lunga), la maggior parte dello spazio rimane libero per gli altri elementi d’arredo.
Se si dispone di uno spazio interamente da dedicare alla cucina è possibile anche prevedere due linee di cucina parallele lungo due pareti contrapposte facendo attenzione a mantenere almeno 150 cm tra le due linee di cucina.
Cucina ad angolo o doppio angolo
Le cucine ad angolo vengono preferibilmente utilizzate da chi dispone di una zona cucina abbastanza grande (quindi non di una cucina piccola!)
In questa soluzione gli elementi della cucina vengono posizionati a formare una sorta di L o di C lungo le pareti aumentando così lo spazio contenitivo e di lavoro.
In una cucina ad angolo generalmente si posizionano fuochi e lavello sulla parete lungo cui si sviluppa la porzione maggiore di cucina mentre si sfrutta la parte di cucina rimanente posizionando colonne contenitive.
Se la cucina ha un doppio angolo (e si configura quindi come una C) solitamente un lato corto viene mantenuto a colonne mentre l’altro viene sfruttato per allungare il piano di lavoro della cucina.
Cucina con isola
Ebbene sì, la cucina con isola è il sogno di ogni amante della cucina…purtroppo però è una soluzione che richiede spazi piuttosto generosi ed è pertanto di difficile realizzazione.
La cucina con isola è composta da una cucina in linea (ma può anche trovarsi con una cucina ad angolo o doppio angolo) cui si aggiunge un ulteriore elemento centrale di fronte ad essa.
Come accennato poco fa, questa soluzione è adatta per ambienti cucina molto ampi in modo da consentire un adeguato spazio di circolazione tra i vari elementi d’arredo, non andando così a limitare la funzionalità dell’intero ambiente.
L’isola centrare può ospitare un semplice piano di lavoro oppure può divenire una stazione di lavoro operativa ospitando i fuochi, il lavello o anche entrambi; in questo caso però occorre valutare bene la possibilità di inserirli in fase di costruzione o ristrutturazione di un’abitazione in modo tale da prevedere le apposite predisposizioni impiantistiche.
Una variante alla classica cucina ad isola è la penisola: in questa soluzione l’elemento tipico dell’isola viene invece accostato ad una cucina ad L, divenendo così un tutt’uno.
Personalmente non amo molto la cucina a penisola in quanto, a mio parere, è una soluzione che suddivide troppo nettamente la zona cucina dal resto dell’ambiente.
Inoltre la ritengo poco pratica e funzionale in quanto crea una sorta di “imbuto” all’interno della cucina a fronte di un guadagno poco rilevante di piano di lavoro.
Se quindi sei indeciso tra le due tipologie, ti consiglio spassionatamente la cucina con isola: è molto più pratica e funzionale e, non ultimo, si riesce a girarci attorno senza problemi e vincoli.
Punto 2: Attuare la regola del triangolo
La regola di cosa? Immagino ti starai chiedendo cosa centra il triangolo nella progettazione di una cucina…!
Uno studio scientifico ergonomico ha dimostrato che una cucina ben progettata deve essere comoda e facilitare i movimenti durante il suo uso.
E questo avviene quando le diverse zone funzionali della cucina sono disposte in maniera adeguata le une rispetto alle altre.
Per zone funzionali di una cucina si intendono le seguenti:
- zona cottura, formata da piano cottura, forno ed eventuale microonde;
- zona lavaggio, formata da lavabo e lavastoviglie;
- zona di conservazione, composta dal frigorifero (e cella frigorifera), nonché dagli elementi a dispensa.
Mettere in pratica la regola del triangolo è molto più semplice di quello che si possa pensare.
Occorre infatti semplicemente posizionare le tre zone funzionali della cucina in modo tale da formare un ipotetico triangolo e verificare che la somma dei tre lati di questo triangolo (ovvero la distanza tra le diverse zone funzionali) sia inferiore ai 6 metri.
Questo significa che, in una cucina, l’operatore può facilmente spostarsi da una zona all’altra limitando al massimo i suoi spostamenti, lavorando così in modo comodo ed efficiente.
Se comunque la somma delle distanze è di poco superiore ai 6 metri la regola è ancora valida; ma se la distanza complessiva risulta di molto superiore (magari 8-10 metri) allora è necessario rivedere il posizionamento delle varie zone avvicinandole un po’ tra loro.
Ovviamente questa è una regola che vale per le cucine ad isola, penisola e con uno o più angoli.
Per rendere invece perfettamente funzionali le cucine in linea occorre invece prevedere un adeguato distanziamento tra la zona cottura e la zona lavaggio (ideale sarebbe una distanza di 1, massimo 2, moduli) e posizionare la zona di conservazione e contenitiva agli estremi della cucina stessa.
Punto 3: Posizionare correttamente gli elettrodomestici
Se hai già messo in atto in modo corretto la regola del triangolo quello che sto per dirti potrebbe risultare superfluo, ma sono certo che possa comunque aiutarti a prendere le decisioni giuste.
Innanzitutto occorre precisare che, a meno che tu non stia realizzando una casa nuova o ristrutturando completamente un immobile esistente, molto spesso la posizione della zona lavaggio e della zona cottura (se a gas!) sono già state decise dai precedenti inquilini o dall’impresa.
Pertanto, se non si desidera affrontare lavori particolari per l’adeguamento dell’impiantistica, occorre posizionare lavello e fuochi laddove sono già presenti attacchi e scarico.
La lavastoviglie andrebbe invece posizionata in uno dei due moduli laterali rispetto a quello del lavabo (posto quest’ultimo in corrispondenza dello scarico ovviamente!)
La zona cottura, se di tipo tradizionale a gas, va invece posizionata in corrispondenza dell’attacco del gas, mentre se si opta per un piano ad induzione la libertà è decisamente maggiore.
In ogni caso comunque è bene prevedere ai lati della zona cottura almeno 1 (se 2 ancora meglio) moduli liberi in cui poter liberamente preparare i cibi.
Il frigorifero invece va solitamente posto in una colonna, possibilmente vicina al lavabo.
Solo se si tratta di una casa vacanze (o comunque di un’abitazione con presenza non continuativa di poche persone) è possibile optare per un frigorifero da posizionare sottopiano.
Il forno può essere sia posizionato in una delle basi della cucina, solitamente al di sotto del piano cottura, o incassato in una colonna.
Quest’ultima soluzione può risultare più pratica in quanto si evita di chinarsi molte volte per controllare la cottura dei cibi ma è necessario possedere più colonne per poterla realizzare (solitamente in una colonna si ritrova sempre il frigorifero).
Un’ultima cosa (scontata quanto spesso poco considerata) occorre infine tenere a mente per progettare la cucina in maniera perfettamente funzionale: bisogna cioè prevedere un adeguato spazio antistante agli elettrodomestici in modo tale da permetterne una piena operatività nonché di potersi liberamente muovere anche quando questi sono aperti.
Immagina infatti di riordinare la cucina dopo una cena: quante volte capita, nel caricare o scaricare la lavastoviglie, di muoversi nello spazio circostante mentre lo sportello dell’elettrodomestico è ancora aperto?!
Questo aspetto è estremamente importante sia nel caso in cui la tua cucina sia in linea e vi sia di fronte il tavolo da pranzo, sia che la tua cucina abbia l’isola o la penisola.
Punto 4: Cucina senza pensili o con i pensili?
Seguendo i passaggi che ti sto illustrando, a questo punto dovresti aver identificato senza problemi la tipologia della tua cucina e la posizione in cui prevedere colonne contenitive ed elettrodomestici.
È quindi il momento di decidere se al di sopra della base della cucina è opportuno o meno prevedere dei pensili.
La risposta a questo quesito è, a mio avviso, estremamente semplice.
Se infatti la tua cucina è già piuttosto piccola e lo spazio contenitivo non ti sembra sufficiente allora è il caso di prevedere i pensili; se invece lo spazio contenitivo di basi e colonne è già adeguato, ti consiglio di evitarli.
Una cucina senza pensili infatti risulta decisamente più ariosa, più leggera alla vista, più elegante e, non ultimo, si adatta perfettamente ad ogni ambiente, anche in caso di locali difficili da gestire come mansarde o case con soppalco.
Punto 5: scegli la tonalità della cucina
La scelta della tonalità corrisponde all’ultimo importante tassello per progettare una cucina degna di nota.
Definito infatti uno schema preciso di cucina, ora occorre renderla unica e adatta alla tua abitazione proprio attraverso un’adeguata scelta della tonalità.
È senz’altro la parte più difficile da affrontare in quanto esistono pressoché infinite possibilità di personalizzazione delle finiture, ma ti assicuro che ne varrà la pena.
Per facilitarti nelle scelte ti consiglio innanzitutto di valutare attentamente le seguenti soluzioni che, a mio avviso, risultano adeguate alla maggior parte delle situazioni:
Il mio consiglio è quindi quello di partire da una di queste soluzioni e valutare, di caso in caso, loro possibili combinazioni in modo da rendere il risultato perfetto per la tua specifica abitazione.
Gli ultimi consigli dell’architetto su come progettare una cucina
In questo breve articolo hai appreso, in cinque veloci punti, il metodo migliore per affrontare al meglio la progettazione di una cucina.
Non mi resta quindi che darti ora gli ultimi consigli da architetto.
Come prima cosa, ricorda di mantenere qualche centimetro libero ai lati della cucina (2 andranno già più che bene) in modo che la cucina possa essere installata con facilità e che ante e cassetti possano aprirsi comodamente.
Valuta poi l’altezza del piano di lavoro in base alla tua altezza: solitamente il piano di lavoro normalmente è posto ad un’altezza di 90 cm ma se realizzi la cucina su misura (e tu non sei molto alto) valuta di poterla realizzare alta qualche centimetro in meno.
Anche la distanza dal piano di lavoro e i pensili può essere decisa in base alle specifiche esigenze: solitamente infatti i pensili vengono posizionati ad un’altezza di 60cm dal piano, ma quest’ultima può comunque variare tra i 55 cm e i 90 cm.
Prevedi infine di inserire delle prese elettriche al di sopra del piano di lavoro in modo da poter comodamente utilizzare piccoli elettrodomestici durante la preparazione dei cibi: se stai sostituendo una cucina esistente, valuta in base al nuovo schema il posizionamento delle prese esistenti e, se necessario, integrale.
Con questo penso di averti detto proprio tutto.
Se hai dubbi o desideri coinvolgermi in un progetto specifico per le tue esigenze chiamami pure.
Mi auguro che quanto scritto ti possa servire.
Un abbraccio
Christian
Christian Tezza
Architetto e fondatore di ASSONOMETRIA™.
Ogni mattina mi alzo con il desiderio di aiutare persone come te a realizzare la casa dei loro sogni, una casa moderna, adatta alla famiglia che unisca estetica e funzionalità.
Dal 2019 ad oggi ho realizzato progetti in tutta Italia e per essi sono stato pubblicato e menzionato in diversi media di settore tra cui Cose di Casa, Homify, Archiportale.
Nel 2020 il mio progetto Minicasa Z è stato selezionato tra le migliori 1000 realizzazioni al mondo.