Come scegliere il parquet in tutta la casa: i miei segreti
Vuoi sapere tutto (ma proprio tutto!) sul parquet e scoprire tutto ciò che occorre per poterlo correttamente scegliere per la tua casa?
In questo breve articolo troverai tutte le risposte alle tue domande e riuscirai finalmente a fare chiarezza su questo argomento…
Vuoi scoprire quanto ho da dirti?
Bene: iniziamo!
Cosa devi sapere sul parquet
L’altro giorno mi trovavo nel mio studio, seduto alla mia scrivania, in compagnia di una cliente che aveva bisogno di un consiglio sincero.
Come qualsiasi altra persona che si ritrova nella situazione di ristrutturare la propria casa in autonomia, Marisa si disperava sulla scelta di qualsiasi elemento…
Ma il suo dubbio maggiore (che la stava portando sull’orlo di una crisi di nervi!) era sul pavimento: “che parquet posso mettere in casa?”.
La domanda mi fece davvero sorridere in quanto è un motivo ricorrente di tutti i lavori che affronto quotidianamente.
Talmente ricorrente che già da tempo avevo in mente di affrontare questo argomento in un articolo specifico portando il mio personale punto di vista di architetto che progetta regolarmente abitazioni su misura tali da ricevere attenzioni particolari da blog e riviste di settore…
quindi eccomi qui a condividere anche con te ciò che ho spiegato a Marisa.
Sei curioso di scoprire cosa le ho raccontato?
Leggilo ora…
Quale parquet scegliere?
Prima ancora di poter pensare a quale parquet scegliere per la casa occorre avere ben chiaro il progetto complessivo che si intende realizzare.
Il progetto generale è infatti la base di partenza di qualsiasi scelta: solo una volta che viene definito quest’ultimo è possibile iniziare a capire quali materiali ed elementi scegliere, incluso appunto il pavimento in parquet.
Individuare il tipo di parquet più adatto alla tua casa è poi abbastanza semplice.
Piuttosto infatti che scegliere direttamente il tipo di legno occorre invece, come prima cosa, individuare la tonalità che si intende conferire al pavimento della casa.
In questo modo infatti è possibile andare a restringere, fin dall’inizio, il vasto campo di scelta in quanto esso comprenderà quindi le sole tipologie di legno di quella specifica tonalità tra cui sarà poi semplice scegliere…
Vediamo insieme le diverse tonalità tra cui è possibile scegliere e, per ciascuna di esse, i differenti tipi di essenze in legno per parquet.
Parquet chiaro
Per parquet chiaro intendo tutte le tonalità di pavimento in legno che vanno dal bianco ad una colorazione per l’appunto chiara.
Queste tonalità di parquet risultano estremamente eleganti e, una volta posati, sono in grado di rendere gli ambienti molto luminosi e di evocare un certo senso di purezza degli stessi.
Generalmente i parquet chiari si adattano bene ad ogni progetto e possiedono inoltre la capacità di far apparire gli spazi più ampi (cosa estremamente utile se le dimensioni degli ambienti sono piuttosto ridotte!).
Tra le essenze lignee più utilizzate per ricavare parquet dalle tonalità chiare vi sono il rovere, l’acero, il frassino, l’abete ed il bamboo.
Parquet rosso o bruno
I parquet rossi o bruniti sono pavimentazioni caratterizzate da una tonalità calda che può essere declinata in molteplici sfumature che variano dal dorato, al rosso per arrivare ovviamente fino al brunito.
Queste sono tonalità in grado di conferire agli ambienti un senso di esclusività e raffinatezza, ma a mio avviso hanno fatto il loro tempo nel campo dell’architettura d’interni.
Inoltre, avendo una tonalità molto viva ed accesa che diventa protagonista, limitano le scelte d’arredo e le murature a toni neutri e chiari.
Tra le essenze lignee più utilizzate per parquet rossi o bruni vi sono il ciliegio, il doussié, l’Iroko, il teak e l’acacia.
Parquet Scuro
Ultimo, ma non meno importante, è il parquet dai toni scuri.
Questa tipologia di parquet, rimandando alla classicità, restituisce un’idea di estrema raffinatezza.
Con le sue tonalità profonde, il parquet scuro risulta perfetto in ambienti dalle murature bianche, chiare e neutre, in modo da creare un forte contrasto cromatico sempre di moda; ma è una soluzione perfetta anche nel caso di ambienti dalle pareti molto scure (come i bagni neri per esempio) in quanto, in questo caso, si giocherà tutto tono su tono.
Nonostante sia un’ottima alternativa, il parquet scuro ha un’unica pecca: deve essere preferibilmente utilizzato in ambienti di grandi dimensioni in quanto tende a far percepire più piccoli gli spazi.
In un ambiente piccolo infatti un parquet dalle tonalità troppo scure ti farà percepire lo spazio ancora più angusto, letteralmente “ammazzando” lo spazio a disposizione!
Tra le essenze di legno scuro più note vi è il wengé, il noce, il mogano e l’eucalipto.
Le “mille” varianti dei parquet tinti
Esistono poi infinite varianti di tutte le essenze appena citate con possibilità di raggiungere svariate colorazioni vere e proprie; un esempio su tutti il parquet sbiancato dove il legno viene sottoposto ad una serie di lavorazioni che lo rendono sempre più chiaro, quasi bianco.
Ad eccezione di quest’ultima tonalità che, allo stesso modo dei parquet chiari, sono perfetti per ambienti piccoli cui si vuole dare un tocco luminoso ed elegante, personalmente non consiglio quasi mai i parquet tinti in quanto il legno perde il tuo tipico calore e la sua matericità.
Ma andiamo oltre…
Parquet, laminato, gres o pvc?
Anche questa è una domanda molto gettonata nel mio settore!
In relazione a questo quesito non vi è una risposta univoca…
Ma indubbiamente vi è un’unica certezza: il parquet in legno è l’unico pavimento realizzato interamente in legno naturale!
Ciò significa che se desideri un pavimento in vera essenza, devi scegliere un parquet in legno!
Se invece le tue necessità sono altre ed esistono anche vincoli di natura tecnica, è possibile considerare le sue varianti…
Il laminato è un materiale più economico del parquet in legno ed è composto da varie fibre di legno su cui è incollato un film protettivo: esteticamente ricorda il legno, ma non lo è assolutamente!
Il gres effetto legno altro non è che una comune piastrella in ceramica su cui sono stampati motivi e solchi tali da ricordare le caratteristiche del legno.
Ovviamente non ha nulla a che fare con la matericità ed il tocco del vero legno…e, diciamocela tutta: un “parquet” con le fughe non è proprio la sua…
Il gres è inoltre un materiale in grado di trasmettere meno calore rispetto al legno e tende pertanto ad essere meno confortevole.
Il PVC effetto legno è invece un materiale completamente plastico, totalmente estraneo al vero legno.
Negli ultimi anni il PVC è stato migliorato fino alla proposta del LVT, ovvero di un materiale plastico che, maggiormente resistente rispetto al precedente e con finiture più materiche, assomiglia sicuramente di più al legno…ma sempre di plastica stiamo parlando.
Come avete sicuramente intuito, io personalmente ritengo che il legno sia sempre la soluzione migliore, ma alcune volte, per specifiche necessità tecniche, è possibile valutare una sua alternativa.
È possibile utilizzare il parquet in cucina e bagno?
Altra bella domanda, non credi?
La risposta alla domanda è: assolutamente SI’!
Sicuramente cucina e bagno sono i locali più soggetti ad usura ed umidità e pertanto la scelta del parquet potrebbe non apparire molto adatta…
Tuttavia i parquet di recente fabbricazione sono migliori di quelli di vent’anni fa e sono decisamente più resistenti di un tempo; per questo motivo anche in questi ambienti è possibile prevedere l’utilizzo di parquet in modo tale da conferire una totale continuità al parquet in tutta la casa.
La scelta infatti di un unico tipo di pavimentazione per tutti gli ambienti della casa conferisce all’abitazione un senso di omogeneità, calore ed eleganza senza tempo.
L’unica accortezza da tenere nel caso in cui si utilizzi il parquet in legno sia in cucina che in bagno è quella di cercare di non lasciare troppo bagnato: un tappetino accanto alla doccia o alla vasca e una passatoia in cucina possono aiutarti in questo.
Se il timore è invece quello che il pavimento in legno si graffi troppo, sappi che in commercio esistono parquet con lavorazioni superficiali particolari che rendono davvero poco percepibili eventuali danni.
Ora te le racconto…
Le lavorazioni del parquet
Non tutti i parquet presentano la stessa finitura superficiale: esistono infatti numerose tipologie di lavorazione del legno in grado di conferire alle tavole un aspetto del tutto particolare.
La lavorazione più comune è la levigatura che troviamo sulla maggior parte dei parquet, ma non è l’unica.
Le possibilità di lavorazione del parquet sono infatti diverse, tra cui:
- Spazzolatura, che permette di incidere maggiormente le naturali venature del legno conferendogli maggiore resistenza all’usura;
- Taglio sega, che consente di “graffiare” il pavimento con il caratteristico aspetto conferito dal taglio grezzo della sega conferendo anch’essa una maggior resistenza all’usura;
- Piallatura, che dona al parquet un aspetto vissuto, con piccole imperfezioni ondulatorie che ricreano l’effetto di un pavimento elegante ma caratterizzato dai segni del tempo;
- Bisellatura, dove vengo “smussati” gli spigoli vivi di ciascuna tavola di legno in modo tale da ricreare una sorta di piccola fuga tra una doga e l’altra.
Quale parquet per il riscaldamento a pavimento?
Qualora all’interno del progetto si preveda l’installazione di un riscaldamento a pavimento, occorre porre un minimo di attenzione nella scelta del parquet in modo tale da individuare l’essenza giusta.
Non preoccuparti, adesso ti dico quali sono le essenze lignee più indicate per questa soluzione.
Potresti scegliere tra:
- Rovere
- Noce
- Iroko
- Teak
- Doussié
A prescindere dall’essenza però, scegli i parquet prefiniti a tre strati in quanto questi presentano un legno più stabile e meno soggetto a dilatazione termica che, in caso di riscaldamento a pavimento, non deve essere trascurata.
Ad ogni modo il mio consiglio è quello di farti consigliare attentamente da un progettista e dai suoi i fornitori di fiducia quale parquet è più indicato per le tue esigenze.
Ma c’è ancora un’ultima decisione da prendere per individuare il corretto parquet per la tua casa…
La posa del parquet
Una volta individuata la tonalità, l’essenza e la finitura del legno, rimane da decidere come posare il parquet.
Le modalità di posa delle tavole possono essere molte e le si possono apprezzare soprattutto nei palazzi storici.
Le pose più comuni ed utilizzate possono però essere racchiuse in due categorie:
- i parquet paralleli, che utilizzano una posa più semplice dove viene posizionata una doga accanto all’altra. In questo caso la posa parallela può essere fatta “a cassero regolare”, con i listelli paralleli ma sfalsati in modo regolare, oppure “a correre” o “a tolda di nave” dove i listelli paralleli sono sfalsati in modo irregolare;
- i parquet spinati, o a spina di pesce, dove i listelli sono posizionati ad L tra loro creando per l’appunto una sorta di lisca. Tra questi occorre fare una puntualizzazione sulle tre varianti principali: quella italiana, con listelli a 90° incastrati tra loro, quella francese con angolo a 45° dove i listelli non vengono incastrati gli uni con gli altri ma, dopo una lavorazione sulla testa del listello, posati in maniera simmetrica, e infine la variante ungherese identica a quella francese ma con la posa a 30°.
L’idea dell’architetto sul parquet per la casa
Se hai letto l’articolo fino a qui, mi auguro che nella tua mente ci sia un’idea più chiara del tipo di pavimento più adatto alla tua casa o almeno delle scelte da effettuare per trovarlo, a partire dalla tonalità, la lavorazione e al tipo di posa.
Inoltre hai scoperto che il pavimento in legno è realizzabile, con alcuni accorgimenti, in caso di riscaldamento a pavimento, così come negli ambienti bagno e cucina.
Il mio consiglio rimane sempre quello di cercare di utilizzare, per quanto possibile, legni chiari in tutta la casa, scegliendo un parquet in legno levigato, spazzolato o a taglio sega.
Tra le pose invece sono del parere che si debba sempre prediligere quella parallela o, solo nell’eventualità di ambienti molto ampi, valuterei la possibilità di una posa a spina pesce francese che, a mio avviso, è molto elegante.
E con questo è davvero tutto.
Se ancora non ti senti tranquillo delle scelte, valuta di avvalerti di una mia consulenza prenotando una chiamata con me.
A presto
Un abbraccio
Christian
Christian Tezza
Architetto e fondatore di ASSONOMETRIA™.
Ogni mattina mi alzo con il desiderio di aiutare persone come te a realizzare la casa dei loro sogni, una casa moderna, adatta alla famiglia che unisca estetica e funzionalità.
Dal 2019 ad oggi ho realizzato progetti in tutta Italia e per essi sono stato pubblicato e menzionato in diversi media di settore tra cui Cose di Casa, Homify, Archiportale.
Nel 2020 il mio progetto Minicasa Z è stato selezionato tra le migliori 1000 realizzazioni al mondo.