Bagno cieco: soluzioni per arredare un bagno senza finestra
Arredare un bagno cieco rappresenta una sfida intrigante per molti, un’opportunità di trasformare una limitazione in un punto di forza della casa.
Penso che ormai sia una sfida frequente da risolvere in ogni progetto, un compito che mi ha sempre stimolato a spingermi oltre i confini convenzionali.
Ormai molte abitazioni hanno un secondo bagno e spesso queste hanno un bagno senza finestre.
A differenza di quanto si possa pensare, un bagno cieco non è un limite, ma un terreno fertile per l’innovazione e il design personalizzato.
Sei curioso di scoprire come trasformare un bagno cieco in un’oasi di stile e comfort?
Leggi ora.
Le opportunità che permette di avere un secondo bagno cielo: una mia idea
Verona, febbraio 2022.
Vengo contattato da Cristiano e Francesca, una coppia con un figlio dodicenne, entusiasta all’idea di trasformare il loro nuovo attico, ancora in fase di realizzazione, in un vero e proprio nido familiare.
Inizio il progetto con una piccola ma significativa modifica: sposto una porta per creare una lavanderia nel corridoio, una soluzione pratica che migliora notevolmente l’organizzazione degli spazi. Ma questa è un’altra storia.
Uno dei punti salienti del progetto si rivela essere il bagno di servizio, un tipico bagno cieco che molte famiglie accettano come un male necessario.
Per Cristiano e Francesca, tuttavia, penso qualcosa di completamente diverso.
La mia visione è chiara e duplice: trasformare questo spazio in primo luogo nel bagno principale della camera matrimoniale, facendolo diventare un rifugio personale; e in secondo luogo, sfidare le convenzioni di un bagno senza finestre per portare in esso la luce naturale, creando un’atmosfera che ampli le percezioni e dissolva i confini del possibile.
Cos’ho fatto e pensato?
Scoprilo ora…
Che cos’è un bagno cieco?
Partiamo dalla definizione.
Che cos’è un bagno cieco?
Un bagno cieco è un ambiente privo di finestre, che non dispone di uno sbocco all’esterno per la ventilazione naturale.
Solitamente è un secondo o terzo bagno ma in alcuni casi anche il primo e solo, aggiungo purtroppo.
Un bagno senza finestre ha di sua natura dei problemi: aerazione, possibilità di muffa e cattivi odori.
Leggi ora, intanto, come risolvere questi…poi parliamo di come renderlo unico.
Realizzazione di un bagno cieco: priorità e accortezze tecniche
Prima di parlare di architettura, permettimi, come in ogni progetto che curo personalmente, di affrontare gli aspetti tecnici.
In questa occasione, desidero condividere con te una priorità e due consigli tecnici imprescindibili.
Scopriamoli insieme.
E ricorda! È essenziale metterli in pratica!
Risolvere il problemi di umidità con l’aerazione
Un bagno privo di finestre nasconde spesso una problematica non trascurabile legata all’umidità.
Come possiamo trasformare questo spazio in un ambiente sano, confortevole e piacevole da vivere?
La risposta sta nella corretta aerazione del bagno.
Per garantire un’atmosfera fresca e salubre, la strategia più efficace è l’installazione di un sistema di aerazione che promuova un continuo ricambio d’aria.
Potresti optare per un sistema di aspirazione forzata o un meccanismo di ricircolo dell’aria, in base alle specifiche necessità del tuo spazio.
È interessante notare, e forse non tutti sanno, che secondo il decreto ministeriale della sanità del 5 luglio 1975, questo non è solo consigliabile, ma obbligatorio.
Ma c’è di più…
Costruire un bagno isolato
Immergendoci nell’universo dei consigli pratici, per prevenire la formazione di macchie e muffe sulle pareti del tuo bagno cieco, considera l’adozione di pannelli in polistirene estruso, da applicare su pavimento e soffitto.
Questi pannelli, notevolmente resistenti all’acqua e agli urti, sono progettati per minimizzare il trasferimento di umidità tra gli ambienti, garantendo così una maggiore protezione e una durata estesa delle superfici trattate.
Inoltre, il polistirene estruso offre un’eccellente isolamento termico, contribuendo a mantenere una temperatura più stabile all’interno del bagno, migliorando il comfort e riducendo i costi energetici.
Ma permettimi di aggiungere un ultimo dettaglio essenziale…
Idropittura antimuffa
Ultimo trai i consigli, per le superfici non rivestite, è l’uso di pitture ad acqua per le pareti e il soffitto.
Queste pitture sono frutto di una ricerca meticolosa, progettate per assicurare standard elevati in termini di protezione antimuffa e anticondensa.
Applicando con cura almeno due o tre mani di questa pittura, il tuo bagno privo di finestre otterrà una protezione duratura e efficace.
Come arredare un bagno cieco? La soluzione!
Ora parliamo di come arredare un bagno cieco.
Hai letto cosa serve a livello tecnico.
Ora entriamo nel vivo.
Come dare luce naturale ad un bagno senza finestra?
Navigare tra i vantaggi e le sfide di un bagno cieco è parte integrante del mio lavoro nel progettare case moderne.
Uno dei principali ostacoli è l’assenza di luce naturale in questi spazi.
Nel mio percorso professionale, mi imbatto frequentemente in questi ambienti e per ciascuno elaboro una soluzione su misura.
È importante sottolineare che le strategie che stai per scoprire non sono universali, ma variano significativamente da progetto a progetto.
La strategia fondamentale, che poi si adatta e si modula in diverse soluzioni, consiste essenzialmente nell’introdurre una finestra nel bagno.
Questo può essere realizzato:
- installando un sopraluce nella parte alta del bagno
- creando un taglio vetrato verticale in un punto strategico
- optando per una porta vetrata
- aprendo un lato della doccia verso la stanza adiacente.
Ricorda, e non mi stancherò di ripeterlo:
Non ogni soluzione è applicabile in modo indistinto; ogni intervento deve essere attentamente ponderato e personalizzato per il singolo progetto.
Come illuminare un bagno cieco? Soluzioni e consigli.
Progettare un bagno cieco implica una sfida cruciale: illuminarlo in modo impeccabile.
Spesso, questi bagni sono di dimensioni ridotte e, in alcuni casi, un singolo punto luce al centro del soffitto, unito a un’ottima illuminazione dello specchio, può essere sufficiente.
Naturalmente, per una corretta illuminazione del bagno è essenziale una luce principale.
Questa può manifestarsi attraverso un binario a vista con faretti elettrificati, che inscenano un’atmosfera ad hoc per l’ambiente, o attraverso un’elegante lampada a sospensione.
Oltre a ciò, è fondamentale considerare l’impiego di luci puntuali, disposte strategicamente per ottimizzare l’illuminazione in situazioni che richiedono precisione, come durante il trucco o la rasatura, dove la luce generale potrebbe risultare insufficiente.
Infine, è importante non trascurare le luci d’atmosfera, che hanno il potere di trasformare il bagno in un vero e proprio santuario di relax.
Come avere in casa un bagno cieco luminoso
Se il tuo bagno è privo di luce diretta a causa dell’assenza di finestre, o anche se ha adottato una delle soluzioni menzionate precedentemente, ti ritroverai a riflettere su come infondere luminosità in questo spazio.
Tralasciando per ora il tema dell’illuminazione artificiale, che esploreremo a breve, qui ti rivelo alcuni trucchi per far sì che il tuo bagno cieco appaia più arioso e ampio di quanto non sia in realtà.
La prima strategia che ti suggerisco è l’uso di piastrelle o materiali da rivestimento, come le resine, in tonalità quanto più neutre possibile e senza decorazioni eccessive.
Poi, una soluzione apparentemente ovvia, ma cruciale: opta per colori chiari e organizza lo spazio con saggezza, inserendo solo gli elementi essenziali.
Infine, dedica una particolare attenzione agli accessori del bagno, in special modo allo specchio.
In questo contesto, scegli uno specchio ampio per massimizzare la riflessione della luce.
Attuando questi accorgimenti, renderai luminoso un bagno cieco.
Il pensiero dell’architetto su un bagno in casa cieco.
In questo articolo, hai esplorato cosa realizzare un bagno cieco, come affrontare le sfide tecniche, e come arredarlo per garantire luminosità e spaziosità.
Hai anche scoperto suggerimenti su come illuminarlo in modo efficace.
So bene che potresti aver sperato in ulteriori dettagli su come progettarlo, ma la realtà è che ogni bagno è unico, e non esiste una formula universale applicabile a tutti i contesti.
Quello che posso dirti è cos’ho fatto a Francesca e Cristiano.
Nel loro specifico caso, ho deciso di aprire la parete della doccia verso la camera da letto, permettendo così alla luce naturale di illuminare un bagno che altrimenti sarebbe rimasto privo di luce diretta.
Questo intervento ha anche creato una relazione diretta e intima tra la loro camera privata e il bagno, trasformandolo in un elegante bagno en suite.
Con questo è tutto.
Un abbraccio
Christian
Christian Tezza
Architetto e fondatore di ASSONOMETRIA™.
Ogni mattina mi alzo con il desiderio di aiutare persone come te a realizzare la casa dei loro sogni, una casa moderna, adatta alla famiglia che unisca estetica e funzionalità.
Dal 2019 ad oggi ho realizzato progetti in tutta Italia e per essi sono stato pubblicato e menzionato in diversi media di settore tra cui Cose di Casa, Homify, Archiportale.
Nel 2020 il mio progetto Minicasa Z è stato selezionato tra le migliori 1000 realizzazioni al mondo.